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Intervista di Stefano Ferrari, iniziatore del progetto

(Intervista del dott. Massimo Donaddio a Stefano Ferrari, iniziatore del Progetto Agorà e suo responsabile fino all'anno 2004, pubblicata sul numero de L'Azione del 2 marzo 2002)

Un osservatore attento, che voglia cogliere la novità e la sostanza del progetto "Agorà" di formazione all'impegno politico, non può non notare che esso si presenta attualmente come un'idea unica nel panorama politico-culturale della nostra diocesi. L'obiettivo è molto ambizioso, ma anche le forze dispiegate in campo sembrano adeguate alla circostanza. Vorremmo farci un'opinione più precisa su come nasce e su come si svilupperà questa stimolante iniziativa. Ne parliamo, a questo proposito, con Stefano Ferrari, responsabile di "Agorà". Prima di tutto, perché un tale progetto "politico"? Da dove scaturisce quest'attenzione specifica e questa nuova sensibilità?
L'evento che ha fatto concretizzare l'idea di un progetto di formazione all'impegno politico è stato il convegno organizzato dalla Conferenza Episcopale Piemontese lo scorso 17 novembre 2001 a Torino, intitolato "I Cristiani e l'impegno politico". A tale incontro, su invito del Vescovo di Novara, mons. Renato Corti, e del Direttore dell'Ufficio Diocesano della Pastorale Sociale e del Lavoro, mons. Mario Bandera, ha partecipato anche una delegazione della Diocesi di Novara. L'esigenza di un nuovo grande impegno dei cattolici in campo politico e la necessità di individuare gli strumenti idonei per incoraggiare e preparare tale impegno sono gli elementi emersi con forza da quel incontro: il Progetto Agorà intende essere una risposta adeguata a queste esigenze.

Qual è la finalità primaria dell'iniziativa? Che obiettivi vi proponete di raggiungere?
Credo sia importante sottolineare che la finalità del Progetto è quella di fornire un solido quadro di riferimento etico, le conoscenze fondamentali, un metodo di lavoro e un concreto approccio con le problematiche politiche e amministrative, da spendere nelle formazioni partitiche a cui ciascun partecipante vorrà aderire, con assoluta libertà: si intende formare politici competenti e motivati oltre che qualificare ulteriormente la presenza dei cattolici nelle varie formazioni partitiche oggi esistenti. Il Progetto Agorà, naturalmente, è aperto anche a coloro che intendano semplicemente acquisire un arricchimento culturale in materia o che non siano ancora sicuri di volersi impegnare direttamente in politica.

Qualunque intervento formativo è primariamente dedicato ai giovani, che hanno particolare necessità di approfondire conoscenze e di crescere in sensibilità. È anche noto che la maggioranza dei giovani non si interessano neppure alla politica. Pensate che in questo caso si debbano ricredere?
In effetti, in parte esiste un certo disinteresse giovanile verso la cosa pubblica. Offrendo, però, opportunità concrete di crescere anche a questo livello è possibile superare questo scoglio e coinvolgere i giovani verso tale tipo di impegno. Ci sono, a mio avviso, giovani che si interesserebbero alla politica, se stimolati; ce ne sono altri, poi, che non trovano un modo adeguato per potersi formare ed inserire nel mondo politico. È, secondo me, una questione sostanzialmente di stimoli, che fino ad ora scarseggiano. Con più stimoli si possono coinvolgere più giovani per i quali è indispensabile e doveroso mettere a disposizione strumenti adatti.

Mi sembra si possa notare anche come il progetto sia nobilitato scientificamente dalle importanti collaborazioni che intrattenete…
Sì, infatti. Un altro aspetto molto importante è costituito dall'alto livello delle collaborazioni culturali e didattiche: mi riferisco all'Istituto Giuseppe Toniolo di Studi Superiori e all'Università Cattolica, oltre che agli altri importanti Centri e Istituti di ricerche e studi, nazionali e internazionali. Anche la composizione del Comitato Scientifico offre un'indicazione del valore della proposta contenuta nel Progetto Agorà.

Mi sembra non manchino, inoltre, idee concrete nuove e originali per aiutare i partecipanti nel migliore dei modi…
Certamente. Tra gli obiettivi del Progetto c'è anche la creazione di un Centro di documentazione e studi che possa costituire un serio punto di riferimento culturale per tutti e in tutte le fasi dell'impegno politico.

Come vi muoverete per presentare l'iniziativa?
Il progetto di formazione politica è stato presentato proprio in queste settimane nell'ambito diocesano: giovedì 10 gennaio agli Uffici di Curia; sabato 12 gennaio al Consiglio Pastorale Diocesano; lunedì 14 e martedì 15 gennaio alle Giornate di Studio per il Clero tenutesi ad Armeno in presenza del Vescovo. La presentazione sta continuando per i vicari territoriali della diocesi gaudenziana. Domani, 27 gennaio, il Progetto verrà presentato ufficialmente alla società civile, alle Istituzioni e al mondo politico in occasione del convegno "Il Sindaco, il Pastore e la Città", che si terrà presso l'Hotel La Bussola dalle 9.30, nell'ambito del festeggiamenti di San Gaudenzio.

"Agorà" nasce a livello diocesano e si rivolge a tutti, al mondo ecclesiale e civile. Quale potrebbe essere la ricaduta sulla comunità cristiana?
Il progetto si pone al servizio di tutti, quindi anche della comunità ecclesiale. Esso si articola a livello diocesano offrendo un'occasione che difficilmente potrebbe essere realizzata in dimensioni territorialmente più circoscritte, come, ad esempio, nelle parrocchie. Naturalmente "Agorà" non vuole certo sostituirsi al ruolo pastorale fondamentale delle parrocchie stesse.

Massimo Donaddio