I giovani e l'esoterismo


“I giovani e l’esoterismo: protagonisti o vittime?”. Questa è la domanda che si è posta l’area umanistica della Nuova Regaldi organizzando una serata su tale tema venerdì 25 maggio, al liceo classico “Carlo Alberto”. È stata un’occasione per conoscere e discutere in modo diverso l’argomento in questione, con un’attenzione privilegiata al mondo della comunicazione. Ad interagire con i giovani universitari e con il pubblico è stato Carlo Climati, giornalista e scrittore, che conduce da diversi anni inchieste e ricerche su temi esoterici e satanici, in particolare nel mondo della musica, del cinema e delle comunicazioni di massa. Mediante supporti musicali e audiovisivi, Climati ha commentato il “decalogo” della cosiddetta “chiesa di Satana” americana, prendendo da questa spunti per estendere il suo discorso anche alle varie modalità in cui può prendere forma il fenomeno dell’esoterismo e del satanismo.

Stimolato dalle domande e dalle riflessioni dei giovani e del pubblico, il relatore ha subito messo in luce come si tenda, solitamente, a considerare il mondo del satanismo come diverso dal nostro, lontano, legato a poche persone che conoscono alcuni rituali particolari.

È forse il caso di guardare il fenomeno con un’ottica diversa.«Il problema del satanismo – ha spiegato Climati – nasce da una frase dell’ateo Crowley: fa ciò che vuoi. Questa è la legge alla base della cultura del satanismo; tutti i gruppi satanisti si rifanno a questo stile di vita».

Ciò implica, evidentemente, una concezione della vita in cui i limiti sono aboliti ed ognuno è massimamente padrone di se stesso. Il “decalogo” della“chiesa di Satana”, poi, si presenta come un vero capovolgimento dei Dieci Comandamenti, proprio di una religione al contrario che può maturare in una società in cui i valori universali vengono ribaltati. Ed è appunto l’idea del contrario un concetto chiave per comprendere il satanismo: moltissimi messaggi di carattere satanico, infatti, sono registrati al contrario, e quindi nascosti, all’interno di brani musicali. Certa musica, allora, risulta essere una sorta di ponte fra i giovani ed il satanismo. In alcuni pezzi, ad esempio, è possibile trovare preghiere “rovesciate” a Satana, tipiche delle messe nere (e Climati cita l’esempio del “Padre nostro” al contrario nel brano “Prayer” dei Christian Death).

Questo fenomeno sembrerebbe avere come cause una ricerca deviata del sacro, unita al desiderio di benessere e di piacere estremo. Non è difficile allora, secondo Carlo Climati, trovare i semi di questo tipo di satanismo in certa cultura odierna, impregnata di materialismo puro, di bisogni continui e d’insoddisfazione, causata dal bombardamento di messaggi pubblicitari a cui siamo tutti sottoposti.

Nel sopra citato “decalogo” rovesciato si dice: «Tu sei l’unica verità!». Questo implica che ognuno è padrone di trovare la sua verità senza considerare minimamente chi gli sta intorno e le conseguenza di questo suo percorso.

Per recuperare , invece, la considerazione della globalità, Climati ha proposto una bellissima sequenza del film “La vita è meravigliosa”, che indica come l’esistenza di ciascuno di noi sia collegata strettamente a quella degli altri.

Un altro “comandamento” satanico dice: «Non sprecare il tuo amore, dallo solo a chi lo merita!», frase molto comune, che spinge a non amare, a non perdonare. Ma questo, secondo la riflessione di Climati, vuol dire aprire la porta della vendetta, con conseguenza distruttive anche per se stessi.

Il giornalista romano ha poi mostrato due messaggi che testimoniano ulteriormente la cultura del contrario: un brano degli Enigma, che mescola preghiere che cantano la purezza degli angeli e dei bambini ad espliciti riferimenti di natura sessuale, ed un messaggio di invocazione a Satana in un brano dei Deicide (deicidio).

Il “comandamento” «Diventa ciò che sei: un animale non spirituale» illustra bene la filosofia dell’istinto del satanismo, che, mescolata alla droga, arriva anche ad annullare la personalità dell’uomo, facendolo sprofondare nel più completo e cupo nichilismo ( e qui Climati ha mostrato una sequenza da “L’invasione degli ultracorpi”, in cui viene rappresentato lo svuotamento e l’annullamento delle persone).

Per raccontare il “comandamento” «Godi del proibito!» il relatore ha utilizzato un’intervista realizzata per un programma RAI ad un giovane precedentemente coinvolto in varie esperienze estremamente negative, anche per la sua salute.

Il termine ultimo della cultura dell’insoddisfazione e del bisogno sembra essere addirittura il suicidio, come testimoniato dalle copertine di alcuni dischi, proiettate in diapositiva.

Climati ha voluto concludere il suo intervento commentando l’ultimo “comandamento”: «Non lasciarti ingannare dalla Chiesa, il male le serve per esistere.Si dice che le chiese cristiane abbiano bisogno di un nemico per vivere. Ma il cristiano non strumentalizza il male, bensì lo combatte: egli dona e mette in gioco la sua vita. Di fronte alla sfida del satanismo e della cultura della morte, abbiamo l’esempio e la testimonianza dei martiri, come monsignor Romero, che hanno affrontato il male fino al sacrificio della vita».



Massimo Donaddio