Primo incontro


Una nuova iniziativa dedicata ai giovani universitari è stata proposta venerdì 29 settembre 2000 nel “Salone parrocchiale” della Chiesa del Rosario. A presentare il progetto è stato don Silvio Barbaglia, docente di Sacra Scrittura presso il Seminario diocesano e coadiutore presso la parrocchia della Bicocca, mentre attenti ascoltatori sono stati invece più di cinquanta studenti con alcuni seminaristi e sacerdoti. L’obiettivo dovrebbe essere quello di dare ai giovani universitari un gruppo dove coniugare un cammino spirituale e un percorso più prettamente culturale.

L’idea di coinvolgere giovani che mostrino interesse ad un lavoro culturale posto a confronto col Vangelo è stata a lungo meditata ed è condivisa dal vescovo e dai responsabili della pastorale giovanile.

L’iniziativa nasce anche grazie alla presa di coscienza del fatto che Novara, con le sue quattro facoltà, è soltanto parzialmente una città universitaria: molti studenti seguono i loro corsi in altre sedi e, di conseguenza, i luoghi di aggregazione, crescita e scambio culturale sono davvero pochi o comunque non molto visibili. Inoltre alcuni di questi giovani potrebbero fare parte di gruppi parrocchiali che però, come è logico, non hanno il compito primario di favorire l’elaborazione culturale.

Don Silvio ha quindi pensato di aggregare un gruppo di giovani che riconoscano come propria predisposizione, carisma o talento personale la sintesi tra due aspetti: quello della ricerca spirituale e quello della ricerca intellettuale e culturale. «Penso di coinvolgere giovani – ha spiegato don Silvio – che abbiano il gusto della vera e seria ri-cerca: l’attitudine a confrontarsi con argomenti e problematiche del nostro tempo affrontati con impegno e senza risposte preconcette o preconfezionate; inoltre credo che anche un buon cammino di fede debba mettere da parte le risposte facili e falsamente rassicuranti e debba invece aprirsi all’incontro sempre più vivo con la parola di Dio, tenendo conto dei grandi temi che interrogano l’ uomo del nostro tempo».

Ma il lavoro non dovrebbe finire qui: questo gruppo di universitari, disposti ad un impegno su due fronti, può diventare, oltre che un luogo di alta auto-formazione, anche un luogo di feconda offerta per altri giovani interessati ai temi che i primi hanno approfondito e interiorizzato. Non solo quindi una fruizione per se stessi, ma anche un servizio per gli altri.

«Ritengo che ci sia davvero bisogno di un’ iniziativa come questa – ha continuato don Silvio – perché, paradossalmente, credo che nei giovani della nostra città e delle nostre parrocchie sia più attestato il cammino spirituale piuttosto che l’interesse culturale. Il nostro obiettivo è quello di fare una valida sintesi con tutto quello che di positivo può scaturirne per i giovani stessi, per i loro coetanei e per la città».

La proposta parte quindi con l’obiettivo di un’indispensabile formazione spirituale, biblica e teologica che sarà curata da don Silvio stesso e da altre persone esperte in materia, interne o esterne al gruppo. Accanto a questo aspetto sono state pensate tre aree di interesse che dovrebbero riunire le competenze dei giovani in base alla loro scelta universitaria.

Una prima area sarà quella umanistica, che raccoglierà gli interessi filosofici, storici, psicologici, linguistici, teologici; una seconda sarà quella scientifica, che cercherà di approfondire in particolare le varie problematiche di ordine etico collegate alla scienza; una terza area sarà quella socio-politica, dove verranno approfonditi temi riguardanti, ad esempio, i processi di globalizzazione e le loro implicazioni.

Un aiuto determinante alle ricerche dei giovani universitari verrà dalla collaborazione con l’associazione TERA, rappresentata dal suo segretario Gaudenzio Vanolo, e con il prof. Pier Carlo Maggiolini, docente presso la facoltà di Ingegneria del Politecnico di Milano.

Il gruppo, infine, entrerà a far parte dell’esperienza della FUCI, Federazione Universitaria Cattolica Italiana, che dovrebbe garantire serietà ma anche autonomia di progettazione, oltre che un possibile collegamento con altre realtà regionali e nazionali.



Massimo Donaddio