Conferenza con il Prof. Leigheb e il Prof. Ghezzi


«Uomo: chi è costui?». Questa domanda è il fil-rouge che unisce gli incontri organizzati dall’area scientifica della Pastorale universitaria di Novara in un percorso intitolato “Uomo primate o primato dell’uomo?”. Tale cammino ha infatti come oggetto la ricerca del significato di “persona umana”, filmata sotto l’attenta regia dei relatori chiamati a portare il contributo della propria disciplina allo studio del problema.

»» Chiedendo aiuto a esperti di sociologia, antropologia, psichiatria, filosofia e di altre discipline, i giovani vogliono infatti ottenere una visione completa e multidisciplinare dell’ “uomo” nel suo contesto sociale ed evolutivo.

Gli ultimi incontri hanno visto protagoniste la sociologia e l’antropologia e come attori principali il sociologo Emanuele Ghezzi e l’antropologo Maurizio Leigheb, che con le loro relazioni hanno portato un prezioso contributo all’iniziativa.

Il dott. Ghezzi, dialogando con i giovani, ha chiarito fin dall’inizio della serata alcuni aspetti peculiari della propria disciplina. In sociologia, ha spiegato, non si usa il termine persona, ma personalità, intendendo ogni individuo immerso nel proprio contesto sociale e ponendo al centro la volontà e la realizzazione di ogni soggetto; è risultato chiaro quindi, come la sociologia sia la madre di tutte le scienze umane racchiudendo la psicologia, la criminologia è ogni altra disciplina che ponga l’accento sulle attività umane.

Inoltre è emerso come il termine persona non sia definito univocamente a livello sociologico; un altro elemento importante della sociologia è infatti il continuo dinamismo e il continuo adattamento ai mutati contesti culturali.

Stimolato dalle domande del pubblico, il relatore ha potuto chiarire come siano di primaria importanza le regole della socializzazione per identificare ogni persona; un individuo assume una sua connotazione quando assume delle regole di comportamento che lo inseriscano nella società.

I giovani della Nuova Regaldi hanno successivamente potuto apprezzare il contributo del dott. Maurizio Leigheb, antropologo, il quale ha tenuto una interessante relazione ottimamente inserita all’interno del percorso culturale.

Sono ormai trentacinque anni che il prof. Leigheb effettua viaggi in tutto il mondo a contatto con le popolazioni primitive accumulando una vasta esperienza; con una piacevole dialettica, il relatore ha spiegato come la conoscenza antropologica sia lo strumento che ci consente di ereditare ciò che il passato ci regala e di conoscere quindi le diversità.

L’antropologia come specchio dell’uomo nella sua molteplicità”, è sicuramente questo il messaggio forte che è emerso dalla conferenza. È risultato chiaro come fino a pochi anni fa si pensasse in modo eurocentrico; oggi invece si è visto che vi sono molte culture che hanno valenza propria e che dunque ogni valore diventi relativo al proprio contesto culturale.

Di sicuro effetto è risultato il passaggio dove Leigheb spiegava come esistano molte culture dove gli individui si riferiscono a se stessi sempre come “i veri uomini”: diffuso è infatti l’etnocentrismo che porta a considerare “l’altro” come selvaggio.

Il pubblico ha saputo poi stimolare il relatore chiedendo quali siano le qualità che differenziano l’uomo dagli altri animali. Sicura è stata la risposta da parte di Leigheb: la presenza di un raziocinio più sviluppato, i sentimenti, capacità di produrre idee e rappresentazioni del mondo; l’uomo ha bisogno di elaborare concezioni religiose o magico-religiose per rispondere a tutti i bisogni della vita: non esistono popoli senza un concetto di soprannaturale.

Il ciclo di conferenze “Uomo primate o primate dell’uomo”, proseguirà mercoledì 6 giugno alle ore 20,45 presso la sede della Pastorale universitaria – via Dei Tornielli 6, Novara - con un incontro che affronterà gli aspetti biblico, filosofico e teologico della “persona umana”.



Matteo Forgiarini