Piergiorgio ci parla

Discorso per la benedizione della bandiera del circolo "Giovane Pollone" (1925)


"Giovani di Pollone, oggi il ministro di Dio ha benedetto la vostra preghiera, ha invocato su di voi la benedizioni celesti, affinché ognuno di voi possa essere degno di questo vessillo e lo possa difendere contro ogni insidia. Perché, o giovani esso rappresenta il simbolo di una idea, di una dottrina divina, che fu portata da Gesù Cristo per la nostra redenzione. Giovani io scorgo sulla vostra bandiera il motto "Preghiera Azione e Sacrificio", sono tre parole che riassumono tutto un vastissimo programma allo svolgimento del quale necessitano le energie di noi e delle generazioni che verranno. Preghiera è la nobile supplica che noi eleviamo al trono di Dio, è il mezzo più efficace per ottenere da Dio le grazie di cui noi abbiamo bisogno e specialmente la forza della perseveranza in questi tempi in cui l'odio dei figli del demonio si scatena furibondo sulle pecore fedeli dell'ovile. Nel raccomandare a voi la fervida preghiera, io annovero in questa tutte le pratiche di pietà prima fra tutte la SS. Eucarestia. E ripensando all'apostolo della SS Eucarestia, al Santo Pio X di venerata memoria, io vi esorto con tutte le forze dell'anima ad accostarvi il più possibile alla Mensa Eucaristica. Cibatevi di questo pane degli angeli e di là trarrete la forza per combattere le forze interne, le lotte contro le passioni, e contro tutte le avversità perché Gesù Cristo ha promesso a coloro che si cibano dell'Eucarestia, la Vita Eterna e le Grazie necessarie per ottenerla. E quando sarete totalmente consumati da questo Fuoco Eucaristico allora potrete più coscientemente ringraziare il Signore Iddio, che vi ha chiamato a far parte ella sua schiera e godrete di quella pace, che i felici secondo il mondo non hanno mai provato, perché la vera felicità, o giovani, non consiste nei piaceri del mondo e nelle cose terrene, a nella pace della coscienza, la quale si ha soltanto se si è puri di cuore e di mente. Dopo aver fortificato il nostro spirito nell'attendere con somma diligenza alle opere di pietà e dopo aver studiato intensamente i quesiti che ci agitano, allora ci potremo lanciare all'apostolato. E si distinguono tre apostolati. Primo di tutti quello dell'esempio, noi cattolici dobbiamo far sì che tutta la nostra vita sia regolata dalla legge morale cristiana. Poi l'apostolato di carità, con l'andare in mezzo a coloro che soffrono e confortarli, in mezzo ai disgraziati e dir loro una buona parola, perché la religione cattolica è basata sulla carità che non è altro se non il più perfetto Amore. L'apostolo San paolo dice "la carità di Cristo ci abbisogna" e senza questo fuoco, che a poco a poco deve distruggere la nostra personalità per farci palpitare solo per i dolori degli altri, noi non saremo cristiani e tanto meno cattolici. Infine l'apostolato di persuasione, e questo è uno dei più belli e necessari; avvicinate, o giovani, i vostri compagni di lavoro che vivono lontani dalla Chiesa e passano le ore libere non nei sani divertimenti, ma nel vizio. Persuadete questi infelici a seguire le vie di Dio, cosparse di molte spine, ma anche di molte rose. Ma se ognuno di voi possedesse al massimo grado queste doti e non possedesse in abbondanza lo spirito di sacrificio, non sarebbe un buon cattolico. La nostra vita per essere cristiana è una continua rinuncia, che però non è pesante quando solo si pensi che cosa sono questi pochi anni passati nel dolore in confronto dell'eternità felice. Dunque giovani imparate da Nostro Signor Gesù Cristo. Egli per scontare i nostri orribili peccati, si è immolato vittima innocente sul Calvario e rinnova ogni giorno in tutte le parti del mondo nella S. Messa questo mirabile sacrificio. Da oggi siete entrati a far parte della grande famiglia della "Gioventù Cattolica Italiana". Tenete alto il posto che il Signore nella su bontà ha voluto assegnarVi. I tempi che noi attraversiamo sono difficili perché al persecuzione contro la Chiesa infierisce quanto ami crudele, ma voi giovani baldi e buoni non vi spaventate per questo poco e tenete presente che la Chiesa è istituzione divina e non può finire, anzi durerà fino alla fine del mondo ché "le porte dell'inferno non prevarranno contro di essa". Dunque custodite immacolata questa bella bianca bandiera e se domani si presentasse l'occasione difendetela, perché d'ora in poi è sacra: essa non solo rappresenta il vostro circolo, ma il patrimonio più bello della nostra Italia e del mondo civile. E nel porre termine a queste povere parole lasciate che io gridi con voi 'Viva Gesù, Viva il Papa'."