Giuseppe Dossetti






Giuseppe Dossetti




Giuseppe Dosseti
(Genova 1913, 1996)


Giuseppe Dossetti nasce a Genova il 13 febbraio 1913. Nello stesso anno i genitori - Luigi, farmacista, e Ines Ligabue - si trasferiscono a Cavriago, in provincia di Reggio Emilia, cittadina dove frequenta le scuole ospite del nonno. Dopo aver conseguito la maturità classica, nel 1930 si iscrive alla Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Bologna. Alla discussione della tesi di laurea, segue l'iscrizione alla scuola di perfezionamento di Diritto Romano dell'Università Cattolica di Milano, dove Dossetti intraprende la carriera accademica come assistente alla cattedra di Diritto Canonico.
Caduto il fascismo, Dossetti ritorna a Reggio Emilia, dove nel 1944 viene eletto presidente del CLN provinciale e partecipa alla Resistenza, prima in pianura, quindi in montagna, senza però mai ricorrere all'uso delle armi. Nel giugno del 1945 presiedendo ad Assisi il Convegno Nazionale dei giovani democristiani, si esprime a favore della repubblica.
Il 3 agosto, viene cooptato dalla DC come vicesegretario. Nel 1946, eletto all'Assemblea Costituente, partecipa all'elaborazione del testo costituzionale sui "principi generali" e sui "diritti e doveri dei cittadini". Ben presto incominciano le divergenze con la linea degasperiana. Dopo aver aderito con La Pira, Fanfani e Lazzati, conosciuti negli anni milanesi, a "Civitas Humana", fonda nel 1947 il quindicinale Cronache Sociali, organo cui Dossetti affida la diffusione del proprio intento politico riformatore, che vedrà attuazione solo nel 1950 con l'istituzione della Cassa del Mezzogiorno, la riforma agraria, l'avvio della riforma tributaria. Nell'ottobre del 1951, vista l'impraticabilità del suo ideale politico, pur controllando il 40% del partito, si dimette dalla Democrazia Cristiana e dal Parlamento. Inizia la seconda fase della sua vita, tutta dedita alla riforma non più dello Stato, ma della Chiesa, per predisporre condizioni tali da consentire una migliore condotta dei cattolici in politica. Forte della condivisione del suo pensiero da parte del cardinale di Bologna, Giacomo Lercaro, fonda dapprima il Centro di Documentazione,(dal 1961 Istituto per le scienze religiose) e, quindi la Piccola Famiglia dell'Annunziata, comunità monastica che si basa sulla povertà e sull'obbedienza al Vescovo. Ordinato sacerdote nel 1959, viene chiamato a Roma nel 1962 come esperto personale di Lercaro e partecipa così attivamente ai lavori del Concilio Vaticano II.
Dal 1968, lasciati gli impegni diocesani, si dedica esclusivamente alla sua comunità, istituendo due monasteri, uno a Gerico (1972) dopo la guerra dei Sei Giorni e l'altro a Montesole (1985), memento di un eccidio nazista. Il 15 dicembre 1996 termina la vita di un uomo che ha testimoniato, nelle parole di Formigoni, a giudizio di alcuni storici sinteticamente esaustive, "da un punto di vista politico l'emblema dell'inferiorità del cattolicesimo politico nei confronti del marxismo".

Gilodi Cecilia